sabato 20 ottobre 2012

PLYMOTH PLANTATION - a.d. 1620

Il 6 Settembre 1620 dal porto di Plymouth (Inghilterra) salparono dei padri pellegrini (in totale 102 comprese le relative famiglie) alla volta del Nuovo Mondo per fuggire alle persecuzioni messe in atto dall'arcivescovo di York.
Dopo due mesi di viaggio, l' 11 novembre raggiunsero il Nuovo Mondo e precisamente l'attuale zona di Cape Cod negli Stati Uniti.
Li portava un galeone di tre alberi e dal peso di 185 tonnellate chiamato Mayflower.


I nuovi coloni si insediarono abbastanza pacificamente in un territorio già occupato dai nativi americani che vivevano ancora "primitivamente" ma in armonia con la natura:



I coloni decisero allora di insediarsi in questa parte di costa atlantica verde e pianeggiante, ideale per far nascere una nuova colonia. Decisero di chiamarla Plymouth per ricordare il porto inglese dal quale erano salpati.


Costruirono questa colonia con quello che si erano portati dal Vecchio Mondo, utilizzando il legname abbondante di quelle zone. La costruirono cercando di mantenere il villaggio a immagine e somiglianza di quelli che si erano lasciati alle spalle:






LET LIBERTY  REIGN AND  FREEDOM
RING, WITHIN THE HEART OF A MAN

LET  FAITH AND  HOPE RISE HIGH AND
SING, IN THIS, THE PROMISED LAND

Lascia che la libertà (di pensiero) regni e la libertà (personale)
chiami, all'interno del cuore di un uomo
Lascia che la fede e la speranza crescano alte e
cantino, in questa, la "Terra Promessa"



Da questo attracco ha inizio la storia degli Stati Uniti d'America.

Schema: The Mayflower Landing - Little house Needlework
Tessuto: Lino Belfast 13 fili - Mocha Country Vintage
Filati: DMC - Crescent Colours

P.s.:
Queste foto sono state scattate alla Plymouth Plantation nel Massachussets durante il mio viaggio negli USA l'anno scorso. Si è cercato di ricreare l'ambiente di quei tempi, costruendo le capanne e lo stile di vita dei nativi basandosi su documenti pervenuti. Lo stesso dicasi per la parte relativa al villaggio dei Padri Pellegrini. I personaggi indossano i caratteristici abiti dell'epoca, fedeli il più possibile. Potete notare anche voi l'assenza di fibbie e zip in acciao. Si è cercato di mantenere anche la somiglianza fisica: le comparse hanno tutte i tratti tipici del nord Europa quindi occhi e carnagione chiara, capelli biondi o rossi. Se intervistati capivano l'inglese ma rispondevano in una lingua arcaica : l'antico inglese mescolato all'antico olandese. Non è da dimenticare che una parte dei padri pellegrini erano quaccheri olandesi.
Al porto della cittadina di Plymouth è attraccata anche una ricostruzione fedelissima della Mayflower ... in mezzo alle altre barche sembrava piccolina ... Non oso immaginare che abbia attraversato l'Oceano Atlantico. Ho scattato poche foto della Mayflower e non tutte in buone condizioni poichè fatte sotto la pioggia scrosciante di un improvviso temporale.
Visita interessantissima a questo parco tematico che è valso la pena di fare nonostante il prezzo un po' caruccio.

9 commenti:

  1. Che meraviglia questo post...mi è piaciuto tantissimo leggere la storia della Mayflower ed è bellissimo vedere la ricostruzione minuziosa di quei tempi!!!
    Bellissimo il tuo ricamo...anch'io l'ho quasi finito...un abbraccio Faby

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  2. complimenti per la storia e anche per il ricamo!
    ti leggo sempre con piacere, ciao
    Rosa

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  3. Ma che bel post Marilena!!
    Grazie per le foto, sono stupende e per la storia!!!! Ed il ricamo??? Bellissimo in foto ma dal "vero" ancora di più!!!
    Un abbraccio grande!
    Anto:o)

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  4. Che bello questo ricamo Mary brava! Grazie per le foto e la storia :)

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  5. Grazie x aver condiviso ricomo-splendido- e storia molto affascinante

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  6. Ciao marilena, è molto bello questo ricamo ed è semrpe un paicere passare a leggerti. Ciao

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  7. ... e niente, lo so che questo commento non c'entra una fanfola, ma volevo dire (per prima) che, nonostante il precedente fosse arancione, il nuovo sfondo mi piace un sacco, e a mio parere si intona benissimo con l'argomento - così femminile - del blog.

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  8. Bellissima la storia e bellissimo anche il ricamo:-) complimenti un abbraccio CInzia

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  9. Grazie per questo bellissimo reportage.Dovrei averlo anche io questo schema,ora è molto più interessante....credo lo cercherò ciao Luisa

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